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FRANCO BONAZZA MOSAICISTA A MILANO
**Articolo di Cimatoribus Gianluigi uscito su "Il Barbacian" edizione agosto 2023 edito dalla Pro Spilimbergo**

Nella prima parte del secolo scorso fino agli anni cinquanta/sessanta, molti mosaicisti e terrazzieri dopo aver frequentato la Scuola di mosaico di Spilimbergo emigrarono a cercar fortuna in terra straniera: Francia, Olanda, Germania, Russia, Stati Uniti e in diversi altri paesi. Altri, pur dovendo lasciare il Friuli, terra povera e dimenticata, cercarono lavoro in Italia, in città e luoghi che offrivano maggiori opportunità d'impiego. E' quello che fece Franco Bonazza, taurianese, nipote del maestro e poeta Mario Argante. Finita la scuola di mosaico nel 1958, consigliato dal direttore Severino Giacomello, si recò a Torino a lavorare con la ditta Domenico Crovato. Vi rimase due anni e in questo luogo consolidò e ampliò le competenze acquisite presso la Scuola di mosaico.
Dopo questa prima esperienza lavorativa, un amico di Bonazza, mosaicista anche lui, gli propose di lasciare Torino per eseguire dei restauri a mosaico in una galleria privata in Lombardia. Questo lavoro, di grande interesse e impegno, durò circa due anni: furono restaurati circa mille metri quadrati di mosaici con grande compiacimento del committente il conte Quintavalle.
Alla fine di questa fatica, densa di soddisfazioni, era l'anno 1963, il giovane mosaicista taurianese venne assunto dalla ditta Campanati-Aquino che aveva in appalto il rifacimento della pavimentazione della Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. Un'opera che fu quasi una sfida per le dimensioni della galleria e per le difficoltà tecniche che presentava; l'esecuzione del lavoro impegnò Franco Bonazza assieme agli altri dipendenti della ditta per lungo tempo. A lavori ultimati, la qualità pregevole di questa importante opera, che si può ammirare tuttora, fu riconosciuta e apprezzata unanimemente.

Successivamente, la ditta Campanati-Aquino indirizzò la propria attività verso il mosaico realizzato con tessere di ceramica e assunse l'esclusiva per l'Italia della ditta Joo Gresite, azienda fondata a Milano nel 1953.

Franco Bonazza non amava molto questo materiale e decise di cercare un'attività a lui più congeniale. Nel 1970 venne assunto dalla ditta del cav. Fabrici Pietro, nativo di Clauzetto, ditta che abbinava il mosaico nei pavimenti al seminato alla veneziana. Il cavaliere non aveva eredi e, piuttosto anziano, delegò Franco, in sua vece, nelle trattative con i committenti, nel dirigere i lavori e a eseguirli, per quanto possibile. Fu un'esperienza che durò alcuni anni e che gli permise di acquisire le competenze necessarie per gestire un'azienda, azienda che poi Fabrici cedette a Bonazza e a un altro dipendente della ditta. Sorse cosi la nuova società “Ditta Fabrici di Bonazza e Busatti”. La ditta si ampliò e assunse lavori di grande importanza in tutta Italia. Dopo la morte del socio Busatti, nel 1990 la denominazione cambiò in “Ditta Bonazza & C srl”. In questa nuova società entrarono come soci il figlio Giorgio e il genero Emilio Cara, che già lavoravano come dipendenti. La ditta si ampliò ulteriormente e assunse incarichi di grande prestigio presso università, musei, sedi di assicurazioni, grandi hotel, ville dei più famosi industriali. Alcuni lavori di grande pregio, in particolare i pavimenti realizzati unicamente con cubetti di marmo, furono eseguiti su incarico del famoso architetto Luigi Caccia Dominioni con la collaborazione creativa dell'altro noto scultore Francesco Somaini.

Alcune opere realizzate dalla ditta furono pubblicate da riviste come Ville e Giardini (Aprile 2006) e AD/Anteprima (supplemento al n. 125 Anno XI di AD editore Giorgio Mondadori).

Il Fogolar Furlan di Milano nel 2004 assegnò a Franco Bonazza il premio “Friulano della Diaspora” per i successi conseguiti in cinquant'anni di attività portando l'arte del mosaico spilimberghese a Milano, in Italia e anche all'estero. Questo premio annuale viene assegnato come un riconoscimento per meriti specifici di grande rilevanza a personalità notabili della “diaspora” friulana in Lombardia.
Franco Bonazza ha diretto l'azienda fino al 2010. Ora, da pensionato, esegue mosaici per proprio diletto in un piccolo laboratorio a Cologno Monzese. In questi anni ha prodotto una Via Crucis di grande pregio, coralmente ammirata e apprezzata, la cui posa è avvenuta nella Quaresima del 2014 per la parrocchia di Santa Marcellina e S. Giuseppe alla Certosa a Milano; questo lavoro s'ispira alle opere di padre Marko Ivan Rupnik, sacerdote sloveno della Compagnia di Gesù e direttore del Centro Aletti di Roma.
Tutte le opere realizzate in più di cinquant'anni di assiduo lavoro presso ville, teatri, alberghi, università e molto altro, confermano la qualità e l'importanza delle competenze che la Scuola di mosaico ha saputo trasmettere ai suoi studenti, unite alle esperienze professionali e umane di cui Franco Bonazza ha saputo far tesoro, mai dimenticando la sua terra e i suoi valori.
 

LAVORI PRINCIPALI ESEGUITI DALLA DITTA BONAZZA FRANCO

  • Palazzo Melzi – Milano via Monte Napoleone
  • Palazzo Visconti – Milano via Cino del Duca
  • Circolo della stampa – Milano Corso Venezia
  • Museo d’arte moderna – Milano via Palestro
  • Assicurazioni Generali – Milano piazza Cordusio
  • Palazzo stilista Armani – Milano via Borgonuovo
  • Museo della moda – Milano via S. Andrea
  • Grand Hotel et de Milan – Milano via Manzoni
  • Restauri a Villa D’Este – Cernobbio (Como)
  • Gian Franco Ferrè – Roma via Condotti
  • Banca d’Italia – Milano piazza della Scala
  • Villa Ottolenghi – Acqui Terme (Alessandria)
  • Università Vita Salute S. Raffaele – Pavimento Basilica - Milano
  • Hotel Rubens – Milano via Rubens
  • Restauri e rifacimenti castello di Venosa Marina (Potenza)
  • Villa Agnelli – Forte dei Marmi (Lucca)
  • Villa del Passante Zanotta - Lanzo d’Intelvi (Como)
In collaborazione con l’arch. Luigi Caccia Dominioni:
  • Mosaico pavimentale foyer teatro Filodrammatici – Milano
  • Villa privata – Bellinzona (Svizzera)
  • Banca Popolare di Sondrio
  • Cappella del monastero di S. Maria Prestata – Poschiavo (Svizzera)
  • Salone a Rue Payenne – Parigi
  • Chiesa di S. Vito – Lomazzo (Como)
  • Battistero chiesa di S. Biagio – Monza (Milano)
  • Galleria Hoepli – Milano via Hoepli
  • Ingresso palazzo via del Lauro - Milano

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