Rifiuti, cambia la differenziata
Primo
giorno oggi per chiedere al Comune la fornitura di bidoni di raccolta di
umido e verde da gestire a livello familiare. L'amministrazione comunale
di Spilimbergo ha deciso in questo modo di incentivare la
differenziata, mettendo a disposizione dei richiedenti complessivamente
alcune centinaia di contenitori. In particolare, grazie a un contributo
della Provincia, sono stati acquistati 50 bidoncini carrellati da 120
litri per il verde e 135 da 240 litri, oltre ad altri 50 composter
per l'umido da 310 litri e 150 da 600 litri. Tutti i contenitori
sono attualmente stoccati nel magazzino comunale di via del Macello,
in località Favorita, dove gli interessati possono recarsi per
prenderne visione. Per agevolare il controllo, tuttavia, alcuni campioni
sono esposti anche nel cortile ovest del municipio, davanti
all'ingresso principale in borgo Valbruna.
Per
poterli ricevere,dev'essere inoltrata una domanda in municipio, su un
modulo prestampato che si può trovare all'ufficio informazioni. I termini
fissati vanno da martedì primo aprile fino a venerdì 18 aprile.
Considerato che il numero dei contenitori è basso, saranno accolte le
domande secondo l'ordine di presentazione, fino a esaurimento. E se le
domande fossero superiori alle disponibilità, si ricorrerà al criterio
dell'estrazione.Per ulteriori informazioni, ci si può rivolgere direttamente all'ufficio Ambiente (telefono 0427.591278 o 591279). La
scelta di puntare sui bidoncini è stata presa per migliorare le
condizioni della raccolta differenziata, posto che adesso anche per
queste tipologie discarti, completamente biologici, molti usano i
normali sacchetti diplastica, in mancanza di alternative. Molti di più,
addirittura continuano a non differenziare i rifiuti, raccogliendo tutto
in ununico sacco (a Spilimbergo la differenziata è ferma al 38%
della raccolta totale, il che non la rende propriamente una delle città
più virtuose della provincia). Ora l'alternativa c'è, anche se
tutto sommato potrà soddisfare solo una parte minima della popolazione:
intutto, infatti, sono disponibili poco meno di 400 pezzi su
circa cinquemila famiglie, meno del 10%. Ma il numero è provvisorio e
ha più che altro valore sperimentale. Se l'iniziativa avrà successo, è
già previsto di procedere l'anno venturo con una seconda fornitura
(sempre che la prossima amministrazione pubblica non decida di
effettuare scelte diverse).
Claudio Romanzin articolo da Il Gazzettino del 01/04/2008