Impianto a biomasse, partiti i lavori

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Impianto a biomasse, partiti i lavori

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Pubblicato in Ambiente/Salute · Lunedì 21 Set 2009
Dopo il raggiungimento dell'accordo con Comune e Amministrazione Militare.
La  Bioelettra aveva vinto il ricorso contro la decisione del Servizio  Centrale per le Infrastrutture Energetiche e di Telecomunicazione.

Committente dell'opera la società Bioelettra , con sede a Preganziol, in provincia di Treviso,specializzata nella progettazione, pianificazione ed equipaggiamento tecnico di impianti per la produzione di biogas che ha di fatto ceduto l'autorizzazione unica per la realizzazione dell'impianto alla neonata società Spilimbergo Bioenergie. La vicenda sembrava persino sul punto di non trovare una soluzione positiva: a stoppare il progetto un decreto del novembre 2007 a firma del direttore del Servizio centrale per le infrastrutture energetiche e di telecomunicazione, che negava alla Biolettra l'autorizzazione regionale, in conformità, peraltro, alla decisione sfavorevole della Conferenza dei servizi. Quest'ultima si era, infatti, espressa per il diniego sulla base di una serie di motivazioni che non permisero due anni fa di approvare ilprogetto, considerato in un primo momento possibile causa di danni ambientali.

Una controversia che coinvolse anche il Comandoreclutamento e forze di complemento regionale del Friuli Venezia Giulia, il Comando 12° reparto infrastrutture di Udine, il Comune di Spilimbergo. Da parte dell'ente locale il diniego era arrivato perché l'azienda era prevista in una zona che il piano particolareggiato considera agricola. Da parte dell'amministrazione militare, invece, il diniego era motivato dal fatto che per l'impianto si sarebbe dovuta utilizzare una pista carri. Una decisione, quella assunta dal Servizio centrale per le infrastrutture energetiche e di telecomunicazione, ribaltata poi in seguito a un ricorso al Tar della società trevigiana, che dimostrò la compatibilità ambientale dell'impianto, perché committente di un analogo impianto a Bolzano già operativo senza alcun tipo di rischio per l'ambiente circostante.

Vinto il ricorso al Tar, è stato trovato l'accordo con l'amministrazione comunale e militare  e nelle scorse settimane c'è stato l'avvio dei lavori. Come rilevato da  Francesconi, «le parti hanno stipulato una convenzione per la manutenzione della strada militare che costituisce la principale via d'accesso all'impianto. La Bioenergie si farà carico della sistemazione della segnaletica stradale e della manutenzione dei cigli e dei fossi laterali per un importo pari a 70 mila euro. Inoltre verserà un beneficio economico al Comune per il sostegno di iniziative e manifestazioni a carattere culturale per 20 mila euro». La potenzialità produttiva del progetto definitivo dovrebbe raggiungere a pieno regime i 6 mega watt.
Da il "Messaggero Veneto" del 20 settembre 2009
articolo di GuglielmoZis


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