Ciao Mario ! Onore ad un amico dei Taurianesi

Mario Afro non c'è più. Al termine di una lunga malattia, ricoverato nell'ospedale San Giovanni, è mancato nella sera tra martedì e ieri. Domani alle 15 si celebreranno i funerali nel duomo di Santa Maria Maggiore. Il suo vero nome era Lodovico Ernesto Guzzoni, ma quasi nessuno lo conosceva con questo appellativo.

La sua famiglia era risalita agli inizi del secolo scorso da Codroipo a Valvasone e poi a Spilimbergo. Afro era propriamente il nome del padre, Afro Guzzoni, che aveva preso in gestione in un primo momento l'osteria Agli Amici in centro, e poi una rivendita di vini in via Umberto I, destinata nel girodi alcuni anni a diventare uno dei più noti e popolari locali di Spilimbergo: l'osteria All'Alpino. Lodovico era nato nel '33; il soprannome di Mario gli venne dal nome di battesimo di un suo fratello maggiore, morto in tenera età. Subentrò al padre nella gestione dell'attività, che condusse insieme alla moglie e alla famiglia ininterrottamente fino al 1987, facendolo diventare il ritrovo di tutti gli sportivi spilimberghesi, con le pareti ricolme di coppe e con annessa una pista di bocce ancora oggi in uso. Qui si incrociavano personaggi importanti e gente qualunque, in un clima di grande amicizia.

Ma accanto al lavoro, Lodovico Guzzoni aveva portato avanti con passione anche l'impegno nel mondo del volontariato. Alpino, era entratonell'associazione Ana, finendo per diventarne presidente della sezione locale. Si era ritirato da questo incarico agli inizi del 2009, dopo 14 anni ininterrotti di guida. Era molto attivo anche nel campo sindacale: all'interno della Cisl si occupava dei pensionati.

La sua incerta condizione di salute negli ultimi tempi lo aveva costretto a ridurre di molto i suoi impegni, ma era sempre rimasto una presenza importante nella comunità, anche tra le persone più giovani che vedevano in lui un modello da seguire. Lascia la moglie Liliana e le figlie Cristina, Paolae Anna.

Questo è quanto la stampa ha scritto su un spilimberghese che amava le frazioni e in modo particolare Tauriano. In varie occasioni attraverso l'operato dei suoi "alpini" ha aiutato la comunità taurianese, ricordiamo in particolare un intervento di messa in sicurezza del tetto della chiesetta di San Rocco e le presenze  alle manifestazioni del 2 e del 4 novembre.

Il suo servizio per i pensionati è stato di supporto a quelle persone che non avevano più coraggio di chiedere quanto gli spettava di diritto.

L'amicizia e il suo carattere deciso ti coinvolgevano  in vere e proprie iniziative di carattere sociale in cui lui in primis ci metteva la faccia.