Cave e inceneritore, un film per capire
Pubblicato in Ambiente/Salute · Lunedì 28 Set 2009
L’ambiente è uno dei temi che oggi interessano di più. Assume
pertanto un rilievo particolare l’iniziativa proposta dai consiglieri
comunali del centrosinistra, che in un incontro pubblico indetto per
martedì a Tauriano, presenteranno un documentario dal titolo
“Spilimbergo: il centro del mio mondo”.
Si tratta di una
analisi piuttosto articolata dei tanti aspetti di interesse ambientale
che riguardano il territorio spilimberghese: dall’impianto di
termovalorizzazione (ex inceneritore) della Mistral Fvg alle cave per
l’estrazione della ghiaia, passando anche per temi apparentemente
minori come il biogas. L’appuntamento è fissato per le ore 20.30 nella
sala della Società Operaia. «Nel corso della serata – spiegano i
consiglieri del Pd - saranno proiettate immagini e presentati
documenti, per un approfondimento informativo a uso dei concittadini
sulle tematiche ambientali e sulle attività del nostro gruppo
consiliare». L' invito è aperto ai concittadini.
Il
sottotitolo evidenzia il taglio dell’incontro: “Conoscere l'oggi e
decidere il domani, ragionando fra ambiente ed economia". Sarà quindi
come fare una specie di viaggio, con l’aiuto delle immagini, per il
capoluogo e le frazioni, per individuare i punti critici. Un lavoro
molto interessante e per nulla scontato, dal momento che inceneritore e
cave costituiscono sì un rischio dal punto di vista ambientale, ma
anche una risorsa dal punto di vista economico, in quanto sono aziende
che forniscono posti di lavoro e producono ricchezza (reale o
potenziale). Per cui non si può condannare o esaltare a priori tali
realtà, ma è necessaria un’analisi approfondita dei vantaggi e dei
problemi.
Particolarmente
significativa in merito la situazionedell’impianto di
termovalorizzazione della società MistralFvg, che si trova nella zona
industriale del Cosa e che brucia rifiutiindustriali e ospedalieri.
Sull’impianto sono stati investiti unsacco di soldi per metterlo a norma
e per ridurre al minimo i rischi.Ciononostante negli ultimi mesi è
stato lanciato un allarmecirca le emissioni di mercurio, che sono
attualmente oggetto di unaindagine da parte degli organi istituzionali.
Ciò dimostra chenon si deve mai abbassare guardia. Sull’altro piatto
dellabilancia c’è il fatto che l’azienda, oltre asvolgere un servizio
necessario, è progetto per sfruttare ilcalore sviluppato dalla
combustione e produrre in questo modo siaenergia elettrica (che viene
venduta alla rete generale), sia acquacalda per il riscaldamento di
alcuni edifici di interesse pubblico inzona Favorita. Quest’ultima
opzione, però, non èmai stata attivata, nonostante il progetto sia stato
studiato moltianni fa. Il famoso teleriscaldamento, insomma, è ancora
sullacarta.
Situazione delicata anche perquanto riguarda le
cave. Ce ne sono tre, che sono in coltivazione ormaida molti anni e due
di queste hanno ottenuto in tempi recenti leautorizzazioni dalla Regione
per l’ampliamento della lorovolumetria. Il dibattito è aperto: si
tratta più di undepauperamento delle risorse del territorio, o di una
risorsaeconomica? In proporzione alla quantità di ghiaia estratta,
leimprese non solo devono pagare una imposta al Comune a titolo
dicompensazione, ma versano pure una quota aggiuntiva, che va a
integrareil bilancio dell’ente.
Domenica 27 Settembre 2009, GAZZETTINO Claudio Romanzin