Due fusoni (giovani cervi che non hanno ancora compiuto due anni) sono rimasti imprigionati nello sgrigliatore del canale di Tauriano. Uno, purtroppo, è annegato. L’altro, invece, è stato salvato dai...
Dal Messaggero di Pordenone articolo del 5 novembre 2017
Due fusoni (giovani cervi che non hanno ancora compiuto due anni) sono rimasti imprigionati nello sgrigliatore del canale di Tauriano. Uno, purtroppo, è annegato. L’altro, invece, è stato salvato dai vigili del fuoco di Spilimbergo, allertati da Valter Bergamo, del centro di recupero di fauna selvatica di Fontanafredda. Per calmare l’ungulato gli sono stati coperti gli occhi con una fasciatura: così è stato possibile liberarlo dalle griglie, con l’aiuto di una corda. Bergamo ha chiamato il veterinario Pesaro, che ha visitato e medicato il cervo. Era molto spaventato: per poterlo medicare hanno dovuto tenergli ferme le zampe, ma stava bene. Dopo il recupero, durato due ore, il cervo è stato liberato sul Meduna.
Alcune testimonianze raccolte in merito alla carica di cavalleria del 2 novembre 1917
ad opera del reggimento Cavalleggeri di Saluzzo in località "il cippo".
“Ricordo
che la notte precedente il 2 novembre 18
una grande quantità
di soldati in
ritirata dal fronte aveva pernottato rumorosamente in paese Al mattino alle 6 loro s
ono partiti ed io ne
approfittai per portare acqua in un nostro campo fuori paese dove mio nonno
aveva nascosto gli animali per sottrarli alle
requisizioni, com’era avvenuto in diverse famiglie del paese nei giorni precedenti Mio nonno, che aveva
trascorso la notte nel campo, vide due militari, e credendoli nemici, cercò di nascondersi, i due cavalleggeri lo scoprirono e lo
interrogarono per sapere se in paese ci fossero ancora gli austriaci Rispose
di non
sapere niente perché era rimasto li tutta la notte Interrogarono anche me e dissi che erano partiti e non sapevo se
ce ne fossero ancora
Lasciai li i secchi e con loro ritornai in paese Dalle prime case uscirono diversi compaesani
I
militari raccomandarono di non fare rumore perché temevano imboscate. Ritornata nel campo con
mio nonno vidi un reggimento
di cavalleggeri arrivati nel frattempo dalle campagne di Tauriano C'era anche il
capitano
che poi fu ferito e curato in paese (Raffaele Libroia) Poiho sentito una
mitragliatrice sparare e ho immaginato cosa stava accadendo Ho pensato che nel vicino
hangar di Istrago potevano esserci gli
austriaci, ma invece si trovavano nascosti
fra il mais di un campo di mio zio Non so quanti fossero, so che ne sono morti
diversi anche fra loro Sono scappata in paese e non ho assistito alla battaglia Quando i feriti furono portati in paese tutti attendevamo di vedere se fra i
militari ci fosse qualche compaesano II primo fu il Moru Moka che potè solo salutarci e ripartire con il resto del
reparto. Terminata
la battaglia si venne a sapere che un austriaco avendo perso una mano in battaglia
continuava
a sparare con l'altra.
I prigionieri e tutto il materiale austriaco
recuperato furono portati in Tagliamento dove
c'era un campo di reclusione I
feriti italiani furono portati in paese nel
cortile della famiglia Indri. occupandolo
tutto.” (Regina Cristofoli 1902 1994)
"Avevo 5 anni e ricordo bene quei soldati feriti che
perdevano sangue [..] Gli italiani morti furono
portati nel cimitero di Tauriano Ricordo di averli visti allineati e perfettamente
vestiti in uniforme,
sembrava che dormissero Erano dei bei giovani, avevano fatto solo quella
battaglia, perché
sul Carso non potevano andare con i cavalli. Sono stati sepolti dove ora c’è la tomba di Pitton. So che negli anni successivi, mentre ero all'estero, furono portati altrove Gli austriaci invece furono sepolti tutti nel cimitero di Spilimbergo Ricordo anche che dopo la battaglia strada che porta alla fornace, furono trovate delle carte personali di un sodato italiano. Non è vero che gli austriaci furono aggrediti daipaesani So invece che l’austriaco irriducibile che continuava a sparare con una sola mano fu portato nella casa dei Colautti e lì giustiziato" (Elisa Indri, 1913-2004)
"Mi
ricordo bene tutto Già
la sera precedente il paese
era invaso da una grande quantità di soldati austriaci in ritirata Alla sera sopra il
paese passarono
alcuni aerei italiani che mitragliavano il ponte sul Tagliamento dove si stavano
ritirando
gli austriaci Nel pomeriggio del 2 abbiamo sentito sparare una mitragliatrice
ed anche 2 colpi
di cannone Un proiettile di fucile colpi il portone davanti alle attuali scuole Siamo
andati su
verso la strada di Arba. eravamo 4 o 5 ragazzi Abbiamo visto una trincea in un fosso dove
c'era
la mitragliatrice Abbiamo visto alcuni cavalli colpiti, che respiravano attraverso le
ferite fra
le costole
In un
fosso furono sepolti i soldati austriaci, che poi
furono spostati altrove I 2 cannoni furono ricoverati
vicino al campanile [i due cannoni da 105,
assieme a sei mitragliatrici e quattordici cavalli
rappresentavano il bottino della battaglia] I soldati
austriaci feriti furono portati in giro per il paese
mostrando le loro ferite Al mattino successivo
siamo stati sul posto della battaglia recuperando
coperte scarpe ed altri oggetti Gli austriaci potevano essere 200 o anche di più Credo provenissero da Arba
La battaglia avvenne
proprio li dove c'è il cippo, dove gli austriaci avevano collocato un osservatorio I feriti
italiani
furono portati prima da Colautti, e poi Libroia ed altri furono curati in paese Gli italiani
erano uno
squadrone con due capitani Due feriti austriaci rimasero sul campo di battaglia
morirono durante
la notte Con Don Carlo [Dorigo] e la Croce Rossa in seguito indicammo il posto dove erano stati
sepolti" (Francesco
Passudetti. detto Balo, 1908-1990)
Interviste
a cura di Gianluigi Cimatoribus, Silvano
Contardo, Martina Fabio.
Trascrizione
della registrazione Cassetta n 1 del 28
luglio 1987 Archivio Società Operaia di Tauriano
I momenti salienti del 99 esimo anniversario della carica di Cavalleria
2 novembre 1917 - ultima carica di cavalleria dell'esercito italiano sul suolo patrio.
L'Associazione Arma di Cavalleria, Sezione di Pordenone e il Comune di Spilimbergo, dopo aver posto una corona a Istrago a ricordo della Medaglia d'Oro a l V.M. Raffaele Libroia, si sono portati presso il cippo che commemora l'evento. Ospiti graditi una rappresentanza dell'esercito austriaco e le associazioni d'arma del pordenonese e del Veneto e oltre alla Soc. Operaia di Tauriano in rappresentanza del paese. Interessante l'intervento del rappresentante dell'esercito austriaco che ha analizzato gli eventi attuali confrontandoli agli eventi bellici della Grande Guerra e il significato delle parole: onore, sacrificio, pace e patria.
Molto si sta facendo in questi anni per giungere onorevolmente a festeggiare il centenario dell'evento. Quest'edizione è stata l'ultima occasione da sindaco per il Dott. Francesconi di presenziare alla cerimonia del cippo e del campanile. Mentre per il nuovo Parroco Don Paolo Zaghet è stata la prima uscita ufficiale nella benedizione al campanile.
Il prossimo anno sarà sicuramente coinvolto quale Parroco delle due frazioni Tauriano ed Istrago al centenario. Gli interventi del sindaco, del presidente sezione cavalleria di Pordenone, tenente Bruscia, sono rivolti al prossimo anniversario e alla sua importanza. Un evento che grazie al referente in loco della cavalleria, signor Rossi di Istrago, coinvolgerà anche le associazioni taurianesi, in primis la Società Operaia, che da sempre ha contribuito (es. corona al campanile) alla buona riuscita della cerimonia stessa.
In questi giorni sono iniziati i lavori nell'area del pozzo di Tauriano. Dopo la rimozione, tempo fa, della pompa che si era guastata, in questi giorni si sta provvedendo all'inserimento di una nuova pompa nel pozzo.
Il nostro pozzo intercetta la falda acquifera sia a 60 che a 90 metri di profondità. Prelevata l'acqua non la invierà più nel serbatoio sopraelevato, ma sarà immessa direttamente in rete idrica dopo esser stata filtrata e resa potabile. Il vecchio serbatoio sarà demolito e i piccioni che ne hanno preso possesso all'interno dovranno trovare una nuova sistemazione.
In questi giorni, la parrocchia di Tauriano ha dato inizio alla messa in sicurezza della collina ove sorge la Chiesetta di San Rocco. Intervento richiesto dopo la bufera del 10 agosto 2017 che aveva travolto alcuni alberi d'alto fusto posti a corona della chiesetta.
In un primo intervento si è liberata la scala per permettere di accedere alla chiesetta in occasione della s.messa del 16 agosto, festa di S.Rocco; poi sono stati tolti tutti gli alberii d'alto fusto rimasti e ripristinato con nuovo terriccio lo spazio ove sono state tolte le radici di quelli sradicati dalla bufera.
Ora la chiesetta sembra tornata a 100 anni fa come si può vedere da una cartolina d'epoca.
100 Anni fa: l’Italia
era in guerra non solo con gli uomini al fronte
22 – 29 Settembre 2017 06 – 20 Ottobre 2017
Prima serata:
Spionaggio, la guerra parallela
relatore Giorgio Caregnato;
Seconda serata: La Propaganda
relatore Giorgio Caregnato;
Terza serata: Divise e Poste
relatore Maurizio Roman
Quarta serata: Profughi, Cibo
relatore Giorgio Moro.
Questi incontri di grande
interesse ci hanno presentato elementi per guardare con realismo privo di
retorica anche alla prima guerra mondiale.
Nessuno dei relatori si è
definito storico, ma sicuramente è un appassionato ricercatore
La ricerca serve a portare verità a quanto è
successo in un passato più o meno remoto. Con il tempo molti fatti tramandati
vengono mitizzati, diventano leggendari: le sconfitte diventano sogni, vedi
quello di Carzano, le spie fonti di ispirazione per romanzi e film, si citano
le donne rimaste per molto tempo al di fuori della storia. La censura attiva,
soprattutto durante la Grande Guerra, ha fatto tacere quanti in lettere,
cartoline ai familiari o giornali descrivevano tragici eventi, le gravi carenze
o gli errori commessi anche dagli alti comandi per mantenere alto il morale di
chi combatteva in prima linea .
Il Grande Dolore della Grande
Guerra si è estinto, la Storia ogni cento e più anni viene riscritta alla luce
delle testimonianze tramandate, delle storie di vita raccolte, dello studio di
documenti pervenutici rivisti con un’ottica diversa.
Quello che resta a figli e nipoti in ogni
tempo è il ricordo del sacrificio di tanti uomini prima contadini o operai diventati eroi combattendo
in nome della Patria i loro nomi impressi sui monumenti ai caduti.
Guerre per affermare i propri valori su quelli del
nemico, per definire i confini ... quando a cento anni di distanza guardando la
Terra dallo Spazio l’astronauta Paolo Nespoli in orbita sulla Stazione Spaziale
ha detto testualmente:
"...
qui sulla Iss ci sono astronauti di diverse nazionalità che lavorano tutti
assieme e quando guardiamo fuori dall'oblò vediamo la terra bella, unica e
unita, non divisa in piccole nazioni. Non vediamo i confini e come umani
dobbiamo stare attenti a gestirla tutti assieme per benessere comune".
Tutto questo succede in uno spazio lontano al di
fuori del vivere comune.
Una manifestazione in crescendo tra presenze e iniziative originali.
Anche quest'anno la manifestazione "Brovada e Muset", dal 13 al 15 ottobre, è andata a gonfie vele grazie in primis ad una situazione meteo ultrafavorevole, tempo sereno e con temperature superiori ai 25 gradi e assenza di vento.
L'associazione "ACRT La Garitta" che ha programmato la manifestazione ha fatto incontrare sotto lo stesso tetto soggetti diversi:
La produzione tipicamente FRIULANA a km zero (brovada e muset) e i prodotti culinari associati alla zucca elaborati dalla cucina dell'associazione;
La 12esima edizione della tradizionale marcia non competitiva (un migliaio di partecipanti su 3 perorsi di 6, 12 e 18 km) per le vie e le strade attorno a Tauriano( presso la scuola materna i bimbi hanno esposto disegni di saluto ai marciatori);
La passione per i cavalli espressa da un gruppo di cavalieri che hanno utilizzato l'area come base per una cavalcata nei dintorni e poi nel pomeriggio per insegnare a cavalcare al pubblico presente;
La passione artistica per la pittura da parte dei partecipanti alla prima extempore di Tauriano promossa dalla Garitta e dall'artista spilimberghese Walid Haddadin.Gli artisti hanno dipinto per tutta la mattinata fino alle 16 e poi la giuria alle 17 ha eletto i vincitori.
L'esperimento ha trovato tutti felici di aver partecipato ad una bella giornata diversa dalla solita "sagra".Il folto gruppo di marciatori che sia all'andata che al ritorno hanno potuto osservare gli artisti all'opera e vedere le opere personali esposte.
Mons.Natale Padovese, amministratore parrocchiale Tauriano e Istrago
Sac. Paolo Zaghet, collaboratore pastorale nelle parrocchie di Tauriano e Istrago
Tali nomine hanno risolto il problema generato dalla rinuncia temporanea del Mons.Pietro Cesco a parroco di Tauriano ed Istrago.
Quindi Mons Vescovo Giusepe Pellegrini ha assegnato a Mons. Natale Padovese (vicario foraneo e arciprete di Spilimbergo) l'incarico di amministratore parrocchiale e al sacerdote Don Paolo Zaghet (classe 1959 con incarichi a Palse di Porcia, Cusano di Zoppola, S.Lorenzo e S.Martino al Tagl.) di assumere l'incarico di Collaboratore Pastorale nelle due parrocchie.
Ora il Consiglio Pastorale Parrocchiale e il Consiglio per gli Affari Economici si dovranno riunire a breve per decidere i futuri passi delal comunità parrocchiale taurianese