Una Settimana della Madonna (6 -13 dicembre 2020)

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Una Settimana della Madonna (6 -13 dicembre 2020)

Tauriano - Il Paese, la Storia, le News e la sua gente
Pubblicato in Amministrazione Comunale · Lunedì 08 Feb 2021
Questo 2020 a Tauriano non si ricorderà per il COVID ma anche per il NCIG (Non C è Il Gas)
 
Tutto il paese, esclusa via Arba e chi aveva il GPL, è stato coinvolto nella interruzione dell’erogazione del gas METANO da dopo le 5,30 della mattina di domenica 6 dicembre (Festa patronale di S. Nicolò)

 
In quell’orario sotto un forte temporale una potente fulmine ha colpito una abitazione in Via Martina. Il lampo ha illuminato il paese e il botto è stato distintamente sentito dai Taurianesi. Il contatore del gas all’esterno ha preso fuoco bruciando parte della siepe della recinzione. Allertati i soccorsi si è provveduto a spegnere ed isolare il tubo dell’utenza. Però quando tutto sembrava concluso nell’arco di un ora sono cominciate a giungere segnalazioni dalle abitazioni taurianesi di mancata erogazione del gas. “Non c’è gas” era l’affermazione che girava per telefono e sulla bocca di tutti. L’ Italgas accorsa prontamente in prima battuta ha pensato si trattasse di una infiltrazione d’acqua nella tubatura del gas relativamente a Via Martina e quindi ha fatto chiudere tutte le utenze acqua sia potabile che d’irrigazione presenti.
Contatore del gas colpito dal fulmine in via Martina
Ma più passava il tempo più la cosa non si risolveva. Le auto della società del gas sono sempre più aumentate e si sono distribuite sul territorio alla ricerca del guasto. Il sindaco Enrico Sarcinelli, pure lui senza gas nella sua abitazione, ha richiesto alla Società Operaia la disponibilità dei propri locali ove accogliere i responsabili dell’Italgas e gli operatori delle ditte di pronto intervento. Sotto una fredda e fastidiosa pioggia fare progetti d’intervento e consultare mappe cartacee o elettroniche usando il cofano di un furgone non è cosa buona. Un riparo sicuro come la sala della Società Operaia con i suoi relativi servizi è stato molto apprezzato dalla stessa dirigenza tecnica dell’Italgas. Gli stessi funzionari, a guasto risolto, hanno espresso a Tauriano.Com lo loro positiva sorpresa per la reazione della comunità a risolvere le loro esigenze.

 
Da domenica mattina inoltre, causa fulmine, la parte ovest del paese, al di là e nei pressi del monumento è rimasta senza energia elettrica e senza internet. La mancanza di corrente aveva messo anche fuori uso la centralina della Fibra e quindi dei servizi telematici correlati. Per esser il primo giorno in cui si ritornava a regione gialla, quindi in cui i bar e i ristoranti potevano riaprire alla clientela normalmente, ci si è trovati con il Bar alle Dalmine al lume di candela e niente caffè; mentre la Pizzeria da Palumbo, in mancanza del gas, costretta a disdire le prenotazioni per il pranzo e per la cena di domenica.
 
Iniziano a ricercare ove l’acquedotto possa aver bucato la tubazione del gas. Un primo scavo lo effettuano già domenica di fronte al campanile in prossimità del recentissimo scavo stradale effettuato dall’EnelX per collegare la colonnina per l ‘alimentazione delle auto elettriche alla rete ENEL che corre sotto la strada.

 
Alla sera la risposta è deludente ma per sicurezza l’illuminazione stradale viene staccata per gran parte del paese. Nel mentre ripetuti appelli sui social e dal call center Italgas invitano le utenze a chiudere i rubinetti del contatore per ragioni di sicurezza. Anche la Protezione Civile si attiva e su indicazione della stessa Italgas emette dei comunicati sui social e si attiva anche un servizio di messaggi di allerta dalle automobili, che però al loro passaggio hanno reso non comprensibile il messaggio divulgato in alcune zone del paese, e ignorando quelle più colpite, diversamente da come aveva egregiamente fatto in occasione dell’allarme COVID-19.

 
La pioggia lascia pochi momenti di pausa alle maestranze intente a scavare e a sondare con strumenti la perdita d’acqua incriminata.
Perdita acqua nella tubatura metano
 
Solo martedì 8 dicembre in mattinata in uno scavo in prossimità della farmacia viene allo scoperto un tubo dell’acquedotto diretto ad una utenza che perde acqua e la sua perforazione coincide quella del tubo del gas che gli passa sopra. Data la pressione a 3-4 atmosfere dell’acqua potabile a confronto con quella del gas di solo 2 decimi di atmosfera permette alla prima di entrare vigorosamente nel tubo del metano impedendone contemporaneamente la sua fuoriuscita.

 
A quel momento erano passate 50 ore dalla segnalazione del guasto e alla interruzione della distribuzione del gas dalla centrale in zona ind. Cosa. Che qualcuno abbia messo il tubo del gas sopra al tubo dell’acquedotto senza proteggerlo debitamente; oppure che sia stato infilato il tubo dell’acquedotto sotto al tubo del gas senza protezione, il dilemma lo risolveranno tra i gestori delle reti. Possiamo solo segnalare che già in precedenza era stata segnalata una possibile perdita d’acqua proprio in quella zona. Il tubo dell’acquedotto è stato sostituito con uno in materiale non ferroso e poi si è proceduto a sostituire un tratto del tubo del gas.

 
Sembra che tutto si risolva per il meglio: Basta togliere ora l’acqua dalle tubature del gas ed il gioco è fatto. Più facile a dirsi che a farsi.

La rete del gas arriva dalla zona industriale cosa e pertanto dalla parte bassa del paese quindi ci si aspetta che l’acqua si depositi da quella parte. Per questo vengono aperti degli scavi allo scopo di raggiungere la tubatura del gas e forandola permettere all’acqua di uscirne. Però Tauriano ha una conformazione di altezze diverse e tali da formare delle sacche. A tutto ciò si aggiunga il fatto che seppur dotati di mappe digitali georefenziate su cui i tecnici Italgas operavano esse erano approssimative causa il fatto che la digitalizzazione delle carte originali era parziale a causa dell’ultima inondazione a Pordenone che aveva danneggiato gli archivi tecnici e alla poca “precisione” dei disegni ad opera della ditta che posò la rete gas a Tauriano. A quei tempi la regola era: “metti giù tubi e raggiungi più utenze possibili prima di altri gestori”. Non c’erano quindi i controlli quasi maniacali ai quali sono ora sottoposte le ditte esecutrici da parte dei tecnici dell’Italgas.
 Intervento di scarico acqua dalla tubatura principale
Quindi strade come via San Giorgio della Rich. sono state sventrate in un tratto di 50 metri ben 4 volte; Via Semina in un tratto di 200 metri ben 3 volte, così pure Via Libroia, via Cav. Di Saluzzo.
Mappa degli scavi effettuati a Tauriano per liberare la rete del metano dall'acqua
 
Nel frattempo ogni sera la Protezione Civile diramava quanto Italgas da Venezia consigliava e prospettava della fine dei lavori. I concittadini che potevano avere accesso ai social hanno, da una parte sollecitato la conclusione della vicenda con vari livelli di comprensione del problema, dall’altra si sono messi in contatto con le maestranze giunte in forze (una trentina di operai specializzati) e con i supervisori Italgas per fornire notizie certe in tempo reale per informare gli internauti dell’evolversi della situazione.
 
Il tempo meteorologico dopo il 9 dicembre ha cominciato a volgere al meglio e dopo ben oltre una ventina di scavi sul territorio taurianese si è giunti alle ore 15 del 10 dicembre con i tecnici Italgas che casa per casa hanno iniziato a riattivare le varie utenze, giungendo alla serata a riallacciare l’80%

 
E’ fatta!! Sì … ma anche no. Un nuovo problema appare all’orizzonte: l’afflusso del gas è altalenante in molte utenze si deve individuare il punto in cui il metano viene ancora ostacolato dall’acqua.

Ma a ciò si aggiunge il fatto che sabato gli operai erano non disponibili perché inviati a fare i tamponi anti-Covid. Le mappe non davano alcuna informazione sulla presenza di un qualche sifone in cui l’acqua fosse rimasta bloccata e in cui il gas era costretto a gorgogliare creando un andare e venire della fiamma nei fornelli.
 
La memoria storica degli ex dipendenti Italgas non è stata di aiuto ma comunque alla fine, domenica mattina presto, con uno escavatore più grande in via san Giovanni si è aperta una voragine di ben 4 metri di profondità.

 
Si è scavato fin sotto al tubo principale nel punto in cui formava il sifone. Dopo una pausa per una pizza veloce e un caffè con torta offerto dalle famiglie vicine, alle 14.30 si è provveduto a inserire un tubo di sfogo per l’acqua. Operazione che prevede di saldare il tubo a caldo su di un tubo contenente GAS in pressione e acqua. Sotto il coordinamento diretto con la direzione Italgas alla distribuzione è poi stato aperto il rubinetto e al fluire dell’acqua immediatamente si è stabilizzata la pressione interna a tutta la rete distributiva. I presenti hanno tirato un enorme sospiro di sollievo e di soddisfazione.
 
Al rubinetto è poi stata inserito un tubo ed una saracinesca per “eventuali” interventi di sfogo.

 
Lunedì le ultime utenze sono state riallacciate e rese operative.
 
I tecnici memori di altri casi simili hanno fatto sapere che probabilmente l’acqua non espulsa creerà ulteriori piccole interruzioni per i prossimi 2 anni. Di fatto con l’arrivo dell’inverno nel periodo natalizio ci sono stati ulteriori interventi per effetto del ghiacciamento dell’acqua nei contatori (Via 4 novembre e Via S. Giorgio) e piccoli interventi di scavo per liberare alcune piccole sacche d’acqua (in particolare in Via Lussemburgo). Interventi sempre prontamente eseguiti dal gestore.

 
Tutta questa disavventura ha messo in luce tanti piccoli problemi sia dal lato della gestione familiare e personale delle fonti di energia, sia dal lato della corretta informazione alla comunità al fine di giungere ad un risultato il più velocemente possibile.
 
A 2 mesi da questa avventura/disavventura speriamo la situazione vada sempre per il meglio.

 
Nota a margine
 
(Media tradizionali e Social): solo al 7 giorno di interruzione, ed al primo di parziale riattivazione, sul telegiornale regionale Rai regione è stata data la notizia, e quasi nulla sui quotidiani regionali fatta eccezione per uno (“Messaggero Veneto”) che al 3 giorno annunciava l’inizio della disavventura.

Quasi che restare senza gas in un paese di 1000 abitanti non fosse di particolare interesse giornalistico ed informativo. Le pagine social di Facebook, “Sei di Tauriano se... “ e “Tauriano Online” hanno fatto da canale informativo alle richieste e alle segnalazioni.



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WebMaster Raffaele Tomasella
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