RappOrti Coltivati

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Tauriano - Il Paese, la Storia, le News e la sua gente
Pubblicato in Società Operaia Tauriano Onlus · Mercoledì 11 Feb 2015
Da Il Barbacian edizione di Dicembre 2014 - articolo di Marinella Cimatoribus (Pres. Soc.Op.di Tauriano)

Sul terreno situato dietro l’ex scuola elementare di  Tauriano, destinato a diventare area di parcheggio, la Società Operaia di Tauriano nel 2013 ha chiesto e ottenuto dal Comune di Spilimbergo la concessione in comodato d’uso, per farne un orto didattico comunitario. Il progetto ha trovato l’adesione e la disponibilità delle insegnanti della Scuola dell’Infanzia Divina Volontà di Tauriano che per l’anno scolastico 2013-2014 avevano programmato attività sulla corretta alimentazione e sulla conoscenza del cibo e delle verdure dal titolo “Dal seme al piatto”.

Così la Società Operaia con la supervisione e supporto di Massimo Cescutti, esperto agrario, ha fornito gli appositi semenzai, dove i bambini hanno messo la terra poi i piccoli semi di carote, pomodori, cetrioli, melanzane e altro; ogni giorno con un annaffiatoio hanno fornito acqua ai vassoi fino allo spuntare delle piantine.

I ragazzi della Biblioteca Tauriano, una quindicina di ragazzi adolescenti, dopo l’aratura di  una  parte  del campo, hanno aiutato a montare le serre, preparare i  tumuli dove mettere a di- mora  le  piantine   cresciute e altre aggiunte e si sono alternati con i  bambini per bagnare l’orto.

Da questo momento ognuno ha aggiunto un pezzetto e l’orto si è moltiplicato con tanti  angoli: dell’Orto-Giardino, dell’Orto produttivo, dell’Orto condiviso Società Operaia Scuola dell’Infanzia; l’angolo “Salviamo i semi” dove ci sono alcune piante antiche salvate dall’estinzione e altri in attuazione. Ci sono inoltre piante e opere sparse da collocare secondo un progetto che sta nascendo, più raccontato che scritto,  che  si  modifica di volta in volta secondo le esigenze e le stagioni. È un orto coltivato secondo i talenti e le possibilità delle persone che vi hanno lavorato: i  volontari della Società Operaia,  i ragazzi della Biblioteca Tauriano, il tecnico della Nuova Agraria,  i bambini medi e grandi della Scuola dell’Infanzia con le insegnanti,  i vicini, il Comune. Volendone  descrivere  il metodo adottato si potrebbe dire che si procede come in quel gioco di gruppo chiamato Cadavere squisito.

Un gioco inventato dagli artisti “surrealisti”, che si svolge così: ognuno dei giocatori scrive in cima a una striscia di carta un sostantivo, poi la passa a un altro dopo averla piegata in modo che la parola scritta non sia leggibile. Il secondo giocatore scrive un aggettivo, ripiega il foglietto come prima e lo passa a un terzo, questi scrive un verbo transitivo e così via con altri giocatori che scrivono un altro sostantivo e un aggettivo. Si srotolano i foglietti e si legge il risultato: ne escono frasi talvolta sconclusionate, come la prima ottenuta che dà il  nome al gioco: “Il cadavere eccellente berrà vino nuovo”.

Così è la cura di questo orto, dove ognuno interviene negli orari che gli sono propri; pianta un rosaio, l’altro che segue mette a dimora fiori, un  altro pianta una siepe, posiziona un arredo... Sono momenti di incontri differiti, di confronti tra la realtà della terra, la creatività espressa con  elementi naturali e  la capacità di condividere uno spazio. Sono anche un invito a osservare  il lavoro di chi ci precede, rispettarlo, comprenderlo. Un aiuto a favorire un rapporto tra persone per lo scambio di conoscenze e sperimentazioni come in un laboratorio all’aperto dove si può respirare una serena libertà



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