Rapinata la parrucchiera sotto la minaccia di un coltello

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Rapinata la parrucchiera sotto la minaccia di un coltello

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Pubblicato in Cronaca · Lunedì 20 Gen 2014
Sabato scorso dopo le 18, in piazza a Tauriano, un ladro, dopo aver aspettato che anche l'ultimo cliente si fosse allontanato dal negozio, armato di coltello e travisato con un passamontagna, ha rapinato, la parrucchiera di Tauriano e la sorella, che si trovavano nel negozio in orario di chiusura.L’uomoha puntato il coltello contro le due donne e, non trovando soldi nella cassa, le ha costrette a consegnare le rispettive borse con portafogli.

Prima di fuggire, ha chiuso le donne nel bagno, dal quale si sono liberate rompendo un vetro.Il bottino della rapina ammonta a un migliaio di euro. Indagano i carabinieri di Spilimbergo

Al messagero veneto così hanno descritto l'evento le due donne:

Marika Favero,sorella in viita a Michela titolare de negozio. «Stavo aspettando, appoggiata a una sedia, che completasse le pulizie». In quel frangente nel negozio è entrato un uomo, magro ed alto, con una sciarpa davanti al volto e un cappuccio in testa. In mano aveva un coltello con una lama di 10 centimetri. «Pensavamo a un cliente burlone», prosegue il racconto di Marika. Quasi sottovoce, ha “invitato” le donne a mettersi in un angolo del negozio, ha chiesto, in un italiano senza particolari accenti, dove erano i soldi, visto che la cassa, che aveva aperto nel frattempo, era vuota. «Noi eravamo accucciate, non trovando denaro, ha chiesto dove erano le nostre borse. Le ha trovate e portate verso di noi. Mia sorellaha preso in mano i soldi per porgerglieli, lui si è ripreso tutto, borsa e portafogli compresi. Poi ha chiesto dov’era la mia borsa. Sono andata all’appendiabiti, ho fatto il gesto di aprire il portafogli, per tenermi almeno i documenti, ma lui si è preso tutto». L’uomo ha poi ordinato alla titolare e alla sorella di andare in bagno. Le ha chiuse dentro a chiave, per guadagnarsi una fuga tranquilla.

«Abbiamo battuto al piano di sopra, piano abitato, poi tentato di aprire la porta. Ho dato un colpo più forte – prosegue il racconto della donna - esi è rotto un vetro. Così abbiamo potuto girare la chiave, aprire la porta e chiamare i carabinieri. Che ringraziamo: in pochi minuti erano già arrivati».

Il bottino ammonta a 1.100 euro, tra soldi nelle borsette e incasso della giornata del negozio.




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