Italiani, austriaci e sloveni uniti nel ricordo dei caduti

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Italiani, austriaci e sloveni uniti nel ricordo dei caduti

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Pubblicato in Anniversari/Compleanni · Domenica 09 Nov 2014
«Essere qui oggi, assieme, italiani, austriaci e sloveni, è la dimostrazione tangibile di come in questi anni abbiamo lavorato, intessendo rapporti che oltrepassano quei confini che, ormai non ci sono nemmeno più, legati da un sentimento di profonda amicizia e stima sincera. Sarebbe davvero un peccato non riuscire a dare più concretezza a questa giornata e alle celebrazioni a cui ci onoriamo di partecipare in Slovenia e in Austria. Purtroppo, ho il dovere di dire che, come associazione, stiamo vivendo un momento di difficoltà sia di ricambio generazionale sia nei rapporti con le forze militari in armi: non per cattiva volontà da parte di qualcuno, ma semplicemente perchè, nonostante l’impegno, l’organizzazione di manifestazioni come questa richiede energie che in futuro non sappiamo se riusciremo a garantire».

La lucida analisi di Carlo Bruscia, presidente della sezione Cavalieri in congedo di Pordenone, è giunta al termine della tradizionale commemorazione dei caduti della storica carica dei Cavalleggeri di Saluzzo. Ieri si è celebrato il 96º anniversario (a Tauriano era il 2 novembre 1918, a conclusione del primo conflitto mondiale).

La cerimonia, promossa dal sodalizio in collaborazione col Comune di Spilimbergo, ha avuto inizio al monumento ai caduti di Istrago, dov’è stata deposta una corona. Ci si è quindi trasferiti al monumento rievocativo del fatto d’arme, per l’alzabandiera e la celebrazione di una messa. Tra i presenti il sindaco Renzo Francesconi, l’assessore Bernardino Filipuzzi, il consigliere comunale Bruno Cinque, il consigliere regionale Armando Zecchinon, nonchè una nutrita rappresentanza di autorità militari e associazioni combattentistiche, anche austriache e slovene.

Ma la “crisi” non risparmia nemmeno le celebrazioni in onore dei caduti. Sarebbe costato troppo pagare deglistraordinari: grandi assenti ieri proprio i militari in servizio al quinto reggimento Lancieri di Novara di stanza a Codroipo, sino alla scorso anno presenti alla “carica” con un picchetto d’onore a cavallo.

Articolo pubblicato su il messaggero di pordenone da Guglielmo Zisa il 3 nov 2014

Il presidente Carlo Bruscia ha inoltre ricordato il defunto socio Gregorio Roberti che tanto ha fatto per creare l'evento come un incrontro tra gli ex nemici.





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