Inceneritore, un muro contro l’ampliamento
Dal Messaggero di Pordenone, del 08 aprile 2019, articolo di Gugliemo Zisa
Domani l’argomento sarà affrontato in consiglio comunale Ordini del giorno proposti da maggioranza e minoranza
Il Comune di Spilimbergo è pronto all’offensiva. E, se necessario,
chiamerà in causa direttamente il ministero dell’Ambiente pur di
tutelare la salute dei cittadini. L’avversario? La proprietà
dell’inceneritore Eco Mistral e in particolare i piani di sviluppo
aziendali che vanno dalla richiesta presentata in Regione di ampliare la
capacità produttiva dell’impianto esistente, portandolo da 25 mila a 33
mila tonnellate di rifiuti bruciati, sino alle paventata ipotesi
contenuta nelle linee guida, giù sottoposte all’attenzione
dell’amministrazione comunale, di realizzare un nuovo impianto da 100
mila tonnellate annue, il quadruplo di quello attuale. Se ne parlerà
domani nel corso della nuova seduta del consiglio comunale convocata per
le 18 nella sede di palazzo di Sopra dal sindaco Enrico Sarcinelli.
Una riunione che si annuncia quanto mai accesa visto che, scorrendo
l’ordine del giorno composto da tredici punti, i lavori assembleari si
concentreranno in particolare sulla questione Mistral visti l’ordine del
giorno e le due proposte di ordine del giorno, presentati da
maggioranza e opposizione, che riguardano appunto questioni legate
all’inceneritore situato nella zona industriale del Cosa. La seduta di
consiglio segue di qualche settimana la decisione, unanime,
dell’assemblea municipale di votare, compatta, lo stralcio dal piano
delle alienazioni dei terreni di pertinenza dell’inceneritore Eco
Mistral. Un segnale politico forte in risposta alla richiesta,
presentata in sordina da Eco Mistral, alla Direzione centrale ambiente
ed energia della Regione, di procedere intanto all’aumento del
quantitativo di rifiuti da bruciare nell’impianto situato nella zona
industriale del Cosa.