Figlia del Che a Tauriano

«Ci ha dimostrato che si può vivere in modo coerente rispetto al nostro pensiero. Questo è il messaggio piú importante che mio padre lascia alle nuove generazioni. Dobbiamo imparare a vivere con dignità e, soprattutto, a rispettare gli altri e acercare un’unità per avere la forza per cambiare la realtà».

Coerenza,rispetto, onestà, verità. Sono questi alcuni dei concetti che emergono dalle riflessioni di Aleida Guevara, figlia di Ernesto Guevara, il “Che”, che ieri, in visita all’azienda vinicola Fantinel di Tauriano di Spilimbergo, ha spiegato come il messaggio di suo padre sia ancora vivo,e vi si possa attingere per il nostro quotidiano. Un concetto che Aleida Guevara ha detto essere chiaro pure in un film dedicato proprio al padre, I diari della motocicletta: «I giovani protestano sempre per qualcosa, ma il film mostra come questo non sia sufficiente: se non fai nulla per cambiare una cosa che sai essere sbagliata, allora ne diventi complice. Penso che questo sia ciò che il Che ci sta mostrando ancora oggi».

Molto possono, e devono, fare i mezzi di comunicazione: «Se vivi distaccato dalla realtà, non puoi reagire agli aspetti negativi – ha detto -. Per questo è molto importante l’informazione: oggi la grande catena dell’informazione dà una notizia ei giornalisti non si prendono il tempo di verificarla, la ripetono e ripetono, e non danno la possibilità al popolo di capire la verità».

Ne è un esempio, la situazione in Crimea: «È un territorio storicamente russo che era stato dato all’Ucraina. È logica, quindi, la reazione di questo popolo che desidera tornare alle sue origini. Ma se non si conosce questo, non è possibile capire ciò succede». E cosa succede, invece, oggi a Cuba e come il Paese sta affrontando il cambiamento? «Nonsi tratta di cambiamento – ha detto Aleida –, ma di trovare soluzioni ai vecchi problemi che il socialismo non è stato capace di risolvere, non come sistema, ma per le persone che lo hanno messo in pratica. Attualmente ci sono 500 mila persone che lavorano per lo stato e che, per la crisi, non possono essere sostenute a livello salariale. Ciò che stiamo cercando di fare – ha spiegato - è unire queste persone formando cooperative di servizio, perché il sistema cooperativo si addice meglio alla nostra società, permette di regolare i prezzi e, quindi, di essere utili alla società che stiamo vivendo. Fondamentale per Cuba è lo sviluppo dell’economia. Non è detto – ha concluso - che questa soluzionesia quella piú corretta, ma è quello che possiamo fare in questo momento».

È un onore per la famiglia Fantinel averla ospitata – hafatto sapere la dirigenza dell’azienda di Tauriano – la sua visita è unriconoscimento dell’esperienza che dal 1994 al 2004 ci ha visto in territorio cubano con la Vinos Fantinel, prima joint venture vinicola a Cuba per la produzione di vini per il mercato nazionale.

Un’esperienzadagli importanti risvolti economico-sociali – hanno spiegato - che ha fatto nascere e crescere la cantina Bodega San Cristobal a Pinar del Rio, poi riconsegnata al Gobierno de La Habana».

Ma a legare la famiglia Fantinel alla figlia di Guevara, c’è pure l’impegno umanitario:ne è un esempio il “Celebrate Life Merlot”, progetto di beneficenza lanciato nel 2009 con l’IIMSAM per la lotta alla malnutrizione nel TerzoMondo.

Dopo la visita alla Fantinel, Aleida Guevara è stata accompagnata da una cinquantina di sostenitori della lista “L’altra Europa con Tsipras” al cimitero di Casarsa della Delizia dove ha posto dei fiori sulla tomba di Pier Paolo Pasolini: «Siamo qui con Aleida non solo per rendere omaggio a uno dei piú grandi intellettuali del nostro tempo – hanno detto i referenti Michele Negro ed Elena Beltrame -, ma anche forse al primo che ha denunciato l’asservimento dell’uomo alla produzione capitalistica. Pasolini, come la Tsipras, avrebbe detto: “Prima le persone”».