Cade in casa, muore 2 giorni dopo La Procura ha aperto un fascicolo

Non c’è l’ha fatta Ennio Cristofoli, l’imprenditore spilimberghese 73enne soccorso per un infortunio domestico nel pomeriggio di giovedì a Tauriano. Nonostante il prodigarsi del sanitari è spirato nella notte fra venerdì e ieri all’ospedale di Udine, dov’era stato trasferito d’urgenza. La procura indaga. Ennio Cristofoli, persona molto conosciuta nello Spilimberghese, giovedì si trovava in casa, al civico 17 nella zona industriale del Cosa. L’intervento di soccorso era stato richiesto per una caduta dalle scale.

Trasportato tempestivamente al pronto soccorso dell’ospedale di Spilimbergo, l’imprenditore 73enne vi era giunto privo di coscienza: stante la gravità delle condizioni – sospetto trauma cranico – era stato deciso il trasferimento nel reparto di terapia intensiva del Santa Maria della Misericordia, dov’era stato accolto con riserva di prognosi. Col passare delle ore il quadro clinico s’è aggravato. L’altra notte il decesso. Al momento delle caduta non c’erano testimoni: non è ancora chiaro se l’uomo sia scivolato perchè vittima di un malore o se sia caduto accidentalmente dalle scale. Proprio per questo motivo in procura è stato aperto un fascicolo: prima di concedere il nulla osta per i funerali, il pm del tribunale di Pordenone Pier Umberto Vallerin ha disposto accertamenti. Comunità in lutto. La scomparsa di Cristofoli ha destato profondo cordoglio nello Spilimberghese, lasciando un profondo vuoto nell’imprenditoria locale.

La comunità di Tauriano è nuovamente in lutto, già provata qualche giorno fa, dall’improvvisa scomparsa dell’imprenditore agricolo 64enne Giuseppe Tolusso. Classe 1940, originario della frazione mosaicista, Ennio Cristofoli era titolare assieme alla moglie Bianca Dalle Feste dell’ex Friulcarta, oggi Cartotecnica Cristofoli, azienda con sede nella zona industriale del Cosa, da oltre quarant’anni attiva nel settore dell’incarto alimentare, ma non solo. È specializzata nella stampa di carta e sacchetti destinati ai panifici, pasticcerie, macellerie e fiorerie. Nel tempo ha ampliato e diversificato il lavoro, riuscendo ad occupare ancora oggi, nonostante la crisi, una decina di addetti e puntando, oltre al triveneto, sui mercati esteri, soprattutto in Germania e Austria, dove fornisce buona parte degli incarti utilizzati dalle gelaterie. Un successo imprenditoriale, quello di Cristofoli, frutto dell’impegno e del sacrificio, senza perdere mai di vista i valori dell’onestà, dell’integrità e della generosità, trasmessi ai figli Ivan e Monica, con i quali ha lavorato fianco a fianco sino a giovedì.

Articolo da "Il Messagero veneto" di Guglielmo Zisa del 16/03/2014